VIBO VALENTIA. Cinque condanne, 4 prescrizioni e 16 assoluzioni. Queste le richieste in appello della Procura generale di Salerno nel processo in abbreviato “Dinasty 2”, il cui troncone in ordinario ha già portato alla condanna in Cassazione (2 anni e 4 mesi) per l’ex giudice del Tribunale di Vibo Valentia, Patrizia Pasquin. La condanna a 7 anni è stata chiesta per il boss di Limbadi, Antonio Mancuso, 1 anno e 4 mesi per il tecnico del Comune di Parghelia Achille Sganga, 2 anni e 4 mesi per Antonio Ventura, 2 anni Pierina Penna, 1 anno e 5 mesi per Maria Rosaria Ventura, tutti imprenditori di Pizzo. Prescrizione per Fortunato Polito, Salvatore Valenzise, Giancarlo Sganga, e per l’ingegnere cosentino Ernesto Funaro. Assoluzione per l’imprenditore vibonese Antonio Castagna (3 anni e 2 mesi in primo grado) e per l’ex sindaco di Parghelia Vincenzo Calzona (8 mesi in primo grado). Richieste di assoluzione anche per 6 avvocati vibonesi: Antonio Galati, Santo Gurzillo, Filippo Accorinti, Michele Accorinti, Gaetano Scalamogna e Giovanni Vecchio. Richieste di assoluzione anche per il boss Pantaleone Mancuso, Giuseppe Esposito, Orazio Cicerone, il commercialista vibonese Ilo Bianchi, gli imprenditori vibonesi Vincenzo Colistra e Francesco Miceli, Teresa Callà, Umberto Franco. L’operazione era scattata nel 2006 ad opera della Squadra Mobile di Vibo, con il coordinamento della Dda di Salerno.