CATANZARO. “Se la ministra Grillo vuole veramente interessarsi della sanità calabrese, inizi ad ottenere le deroghe alle facoltà assunzionali per attuare un piano straordinario di reclutamento di personale, giovane e motivato, iniettando in tutta la rete ospedaliera e territoriale nuove professionalità che diano ossigeno e nuova vitalità ad una dotazione organica ormai troppo in avanti con l’età per poter affrontare e sopportare non solo il gravame derivante dalle disfunzioni ed inefficienze organizzative ed operative del servizio sanitario regionale, ma anche il vilipendio al decoro e all’immagine di una forza lavoro che, nonostante tutto e tutti, ha comunque garantito l’esercizio del diritto costituzionale alla salute anche in questa nostra terra!”. Lo scrivono il segretario generale della Cisl Calabria, Tonino Russo, e la segretaria generale della Cisl-Fp calabrese, Luciana Giordano, in merito a quanto annunciato nei giorni scorsi dal ministro. “Iniziamo da queste semplici regole – si legge in una nota – per restituire alla Calabria e ai calabresi una sanità che non costituisca un peso enorme per il bilancio della Regione in termini di mobilità passiva e soprattutto non comporti un indebitamento aggiuntivo per la popolazione che deve sopportare i costi di viaggi e soggiorni fuori Regione per procurarsi salute”. Giordano e Russo fanno rilevare che “è stato necessario uno specifico servizio televisivo condotto da “Le Iene” e tutto il dibattito politico che ne è conseguito perché la Ministra della Salute, Giulia Grillo, a 9 mesi dall’insediamento del suo Governo, si accorgesse che nel Sistema Sanitario calabrese c’è qualcosa che non funziona davvero e perché, con l’usuale registro di comunicazione via social, procedesse all’ennesimo proclamo: la linea dura! Una linea dura – continuano i due sindacalisti – che sarà declinata in un ulteriore decreto legge. Se veramente si vuole restituire decoro alla Sanità in Calabria “non è necessario – sottolineano i due segretari – varare nuove formule normative, ce ne sono anche troppe! È necessario, invece, applicare e far rispettare rigorosamente quelle già vigenti”.