GIOIA TAURO. Rilanciare il porto di Gioia Tauro. È la “missione” del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ribadita dal ministro Danilo Toninelli, che torna a rassicurare i lavoratori dello scalo, che ieri hanno protestato contro gli annunciati licenziamenti. Sottolinea Toninelli su Twitter: “Il porto di Gioia Tauro è una infrastruttura fondamentale per la Calabria e per tutto il Paese. Le ansie dei lavoratori sono giustificate. Il mio ministero ha come missione fondamentale il suo rilancio e farà di tutto affinché il concessionario mantenga gli impegni presi”. Intanto è stata una riunione dai toni quasi drammatici quella tra il commissario dell’autorità portuale di Gioia Tauro Andrea Agostinelli e i portuali che da giorni stanno bloccando lo scalo di Gioia Tauro. Oggetto della discussione la ripresa delle attività, posta come base per la vita stessa del porto. In rada ci sono cinque navi e sulle banchine un’altra è ferma a causa del blocco. Da una parte le esigenze tecnico-produttive della Msc, proprietaria delle navi e interessata a rilevare il porto, e dall’altra la richiesta di assicurazioni da parte dei portuali sulla stabilità occupazionale. È questo il punto dirimente, aggravato dall’assenza ai tavoli di discussione di Contship Italia. “Mentre a Roma si discute ai tavoli tecnici, in Calabria la situazione del porto di Gioia Tauro e dei suoi lavoratori si fa sempre più calda”. Lo afferma Orlandino Greco, consigliere regionale di Oliverio Presidente. “Il Governo centrale fino ad oggi – scrive – ha ignorato le esigenze di una infrastruttura che dovrebbe essere fondamentale per l’intero Paese”.