CATANZARO. “La riunione tenutasi presso il ministero delle Infrastrutture sulla vertenza Gioia Tauro accresce la nostra preoccupazione sul futuro del porto. L’assenza dell’azienda è gravissima e dimostra quello che stiamo dicendo da tanto tempo e cioè che l’impresa ha scelto di assumere un atteggiamento sfidante nei confronti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, così come aveva fatto negli anni passati”. Lo dichiara Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria. “Oggi – spiega in un comunicato stampa – siamo chiamati a ringraziare il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari che ha prontamente raccolto il nostro messaggio e aperto il canale istituzionale utile per convocare il tavolo ministeriale. Lo stesso dobbiamo fare nei confronti del Ministro Toninelli che, davanti all’ostruzionismo dell’azienda, ha assunto una posizione di netta critica nei confronti di questo atteggiamento. Adesso, però – continua – non c’è altro tempo da perdere, va data pronta risposta alla richiesta di convocazione di un tavolo a Palazzo Chigi, così come avanzata dai sindacati confederali calabresi. Questo perché il problema Gioia Tauro è talmente ampio che non può essere affrontato e risolto solo davanti ad un tavolo tecnico”. Al Consiglio regionale della Calabria, prosegue il segretario della Uil calabrese, “chiediamo di attivarsi per convocare una seduta ad hoc per discutere della vertenza Gioia Tauro e dare vita, senza tentennamenti, ad un documento unitario che impegni il Governo alla sua risoluzione”. Biondo, infine, invita la deputazione parlamentare calabrese “a mobilitarsi per far sentire forti e chiare, anche a Roma, le richieste dei lavoratori portuali e delle organizzazioni sindacali che le stanno supportando”.