“Probabilmente entro fine marzo il socio privato uscirà dalla Sorical che diventerà totalmente pubblica. Lo ha annunciato Domenico Pallaria, direttore generale della Presidenza della Regione e commissario dell’Autorità Idrica della Calabria, nel corso di una conferenza stampa sulle prospettive del sistema di gestione dell’acqua. “La Regione Calabria – ha aggiunto Pallaria – ha un ruolo ben preciso, quello di regia nell’organizzazione del servizio idrico. In questo siamo in ritardo, perché dovevamo fare l’affidamento addirittura nel settembre 2015. La Regione ha dato indirizzi precisi nel febbraio 2016, con un decreto in cui io personalmente ho rappresentato la situazione con i punti di forza e di debolezza, illustrando questi indirizzi al soggetto di governo, l’Autorità Idrica della Calabria, e quindi ai sindaci e ai Comuni che la compongono. Il problema – ha spiegato il dg della Presidenza della Regione – è che abbiamo una società, la Sorical, che fornisce l’acqua ai Comuni e gestisce le opere con cui vengono approvvigionati i Comuni. Succede però che nel momento in cui c’è ancora separazione tra acqua all’ingrosso e acqua al dettaglio, i Comuni sono costretti ad andare in default come la Sorical”. Secondo Pallaria “sarebbe opportuno che l’Aic si indirizzasse verso una gestione unica. Nel momento in cui è operativa, l’Aic può scegliere una di queste tre strade: o una società mista o una concessione a terzi o una società completamente pubblica. In quel decreto ho auspicato una gestione in house perché nessun privato verrebbe mai a investire in Calabria e le società miste hanno il fiato corto. Se si riesce a portare in questo binario una società come la Sorical per me è auspicabile, ma questo affidamento compete esclusivamente all’Aic, quindi ai Comuni, non alla Regione. Il percorso che stiamo cerando di perseguire è questo: la Sorical – ha rilevato il dg della Presidenza della Regione – è una società mista, il socio privato ha manifestato l’intenzione di uscire dalla Spa, e ora abbiamo trovato una soluzione e probabilmente entro fine marzo il socio privato uscirà, la Sorical diventerà totalmente pubblica, le quote del privato dovranno essere cedute ai Comuni che adesso dovranno avere un ruolo da protagonisti, da affidatari del servizio. Questa – ha concluso Pallaria – è l’unica soluzione”. (