“Dobbiamo renderci conto che bisogna cambiare passo, altrimenti rischiamo il default” nella gestione dell’acqua in Calabria. A dirlo il commissario della Sorical, Luigi Incarnato, nel corso di una conferenza stampa sulle prospettive del settore idrico nella regione. “Oggi – ha proseguito Incarnato – facciamo un report dettagliato alla luce di tre anni di lavoro in Sorical per affrontare il passaggio successivo. Noi infatti pensiamo che in Calabria l’acqua, essendo una grande infrastruttura, dev’essere economicamente sostenibile, con un vero sistema industriale e dando un’accelerata evitando di fare la Cassa depositi e prestiti dell’acqua in Calabria. Non può pagare solo la Sorical: noi facciamo la nostra parte ma – ha rilevato il commissario della Sorical – questo sistema si interrompe se non si paga il servizio, e non c’è investimento che regge se non c’è tariffazione”. Incarnato ha proseguito: “Dobbiamo renderci conto che bisogna cambiare passo altrimenti rischiamo il default. A marzo dobbiamo cacciare i privati, poi la Regione, la politica, l’Autorità idrica possono anche decidere di gettare a mare la Sorical ma si deve fare chiarezza, perché – ha osservato il commissario della Sorical – se il sistema resta così il collasso è prossimo: Sorical non ce la fa più e Comuni non ce la fanno più,. Penso comunque – ha sostenuto il commissario della Sorical – che se la Regione rinuncia a questa società, a un progetto industriale con importanti investimenti – a mio avviso per la Calabria servirebbe un progetto industriale di 1,5 miliardi in 10 anni – farebbe un grande errore. Non vorrei che prevalga la solita logica del rinvio: personalmente: da domani – ha concluso Incarnato – voglio avviare un tavolo sociale per far conoscere la situazione, coinvolgendo sindacati, Confindustria, associazioni e fare azione pedagogica anche con i sindaci”.