COSENZA. “La sentenza del Tar ha dimostrato ancora una volta che le nostre denunce erano fondate. Quest’opera non è solo inutile e distruttiva, ma costruita in spregio di numerose norme, come denunciamo anche noi nel ricorso che purtroppo verrà discusso dal Tar regionale solo ad Ottobre”. Lo scrive il Comitato No Metro di Cosenza, che si batte contro la realizzazione dell’infrastruttura tranviaria che collegherà Cosenza, Rende e l’Università della Calabria. “Siamo stufi di assistere ad uno spettacolo indecoroso tra Regione e Comune sulla pelle dei cittadini. La città è bloccata – si legge in una nota – con enormi rischi per la sicurezza, i lavori procedono a singhiozzo e l’impresa che dovrebbe costruire l’opera rischia il fallimento tanto da spingere il sindaco di Rende a minacciare il ritiro (cosa che di fatto bloccherebbe l’opera)” Occhiuto continua a fare finta che non sia successo niente, ignorando la sentenza e giocando la sua personale partita elettorale con Oliverio – scrivono ancora i componenti del comitato – ignorando la volontà della maggioranza dei cittadini che non vuole quest’opera. Poiché sono state ignorate le migliaia di firme raccolte per ottenere una consultazione popolare è tempo che i cosentini facciano quello che i politici non vogliono fare, scendendo in piazza per riaprire subito viale parco e dire no alla metro. “Sabato alle 17 scendiamo in piazza per chiedere l’apertura immediata del viale, – conclude la nota – la metro la fermeranno i cittadini!”.