CATANZAO. “Gli attacchi di cui è stato oggetto Francesco Caruso manifestano chiusura culturale e concezioni di destra e illiberali”. Lo dichiarano il segretario della Cgil Calabria Michele Gravano e quello della Slc-Cgil, Gianfranco Trotta, in merito alle polemiche suscitate dall’incarico all’ex leder dei No global. “Francesco Caruso che ha partecipato, avendo i titoli, alla selezione per la cattedra di “Sociologia dell’ambiente e del territorio” dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, – si legge in una nota della Cgil – è persona seria, rispettabile e dignitosa. Il suo curriculum è contraddistinto dalla lotta alla corruzione e alla criminalità, è figlio di una generazione italiana che ha fatto emergere il disagio profondo che tuttora continua nei confronti della globalizzazione, delle disuguaglianze e delle ingiustizie che essa produce in Italia e nel mondo intero. In particolare si è battuto contro le politiche della destra economica, politica e culturale tendente a ridurre i diritti nel lavoro e a precarizzarlo. Non è un sovversivo – scrivono Gravano e Trotta – ma è stato un contestatore di questo ordine e lo ha fatto con generosità e con impegno. E anche il suo impegno politico istituzionale è stato caratterizzato da rigore anche se diverse sue posizioni non le abbiamo condivise. Non ha le mani “macchiate di sangue” anzi il solo sangue che sicuramente avrà avuto sono le botte che negli episodi tragici di Napoli e Genova hanno colpito giovani inermi massacrandoli e torturandoli come la Magistratura ha dimostrato. Fatti che hanno gettato discredito su settori degli apparati dello Stato e sulla democrazia italiana. Francesco Caruso, come tanti altri giovani italiani, dopo l’esperienza politica si è dato allo studio e ha conseguito risultati importanti come dimostra il suo curriculum. Pertanto – conclude la Cgil – ha fatto bene l’Università di Catanzaro la cui scelta è dipesa dalla valutazione dei titoli e del suo merito. Non siamo più agli anni ‘20, la nostra Costituzione e il nostro ordinamento tutela la libertà politica, religiosa e di pensiero”.