Ha confessato Giuseppe Gualtieri, il 51enne da subito sospettato di aver compiuto domenica il duplice omicidio in una tabaccheria di Davoli vittime la sua ex convivente Francesca Petrolini, 53 anni, e il nuovo compagno della donna, Rocco Bava, di 43 anni, uccisi all’interno dell’esercizio commerciale di cui la donna era titolare. L’uomo si era reso irreperibile lunedì pomeriggio ma martedì mattina i carabinieri lo hanno individuato e bloccato nelle vicinanze dell’abitazione di un congiunto e quindi portato negli uffici del Comando dei carabinieri di Soverato e interrogato dal sostituto procuratore Chiara Bonfadini, intervenuta già lunedì sul luogo del delitto. L’uomo, alla presenza del proprio legale, ha reso una piena confessione spiegando che all’origine c’era il non aver accettato la nuova relazione sentimentale avviata dalla ex moglie da cui era separato legalmente da quasi un anno. Sono state chiarite anche le modalita’ di esecuzione del duplice delitto, compiuto con un fucile – rinvenuto dai carabinieri in seguito a una perquisizione – e con una pistola, questa gettata dall’omicida in un dirupo e per la quale sono ancora in corso le ricerche per recuperarla. Per il 51enne le accuse sono di omicidio plurimo aggravato e porto illegali di armi. E’ quindi durata meno di ventiquattro ore la fuga di Gualtieri. Immediatamente dopo il fatto di sangue avvenuto nel pieno centro del paese montano, i carabinieri avevano avviato le indagini dirette dalla procura della Repubblica di Catanzaro, con il sostituto procuratore Bonfadini e il coordinamento del procuratore Nicola Gratteri e il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla. Nelle operazioni di ricerca sono stati impiegati decine di militari della Compagnia di Soverato e del Reparto operativo del Comando provinciale di Catanzaro.