“La Calabria sta vivendo in queste ore una delle pagine più delicate della sua recente storia. Pur avendo rispetto per il ruolo della magistratura, e forti della convinzione che il presidente Mario Oliverio saprà ampiamente dimostrare la sua completa estraneità ai fatti che gli vengono contestati, riteniamo doveroso e necessario sollecitare una seria riflessione su ciò che sta avvenendo, dal punto di vista politico soprattutto alla luce delle dichiarazioni che si stanno succedendo e dei silenzi assordanti che stanno caratterizzando il mondo politico in questo frangente”. Lo afferma, in una nota, Pino Greco, coordinatore regionale di Art. 1- Mdp. “Da Platone ad Aristotele, da Montesquieu a Locke – prosegue Greco – tutti i grandi pensatori della storia hanno teorizzato il principio della separazione dei poteri, in modo tale che ognuno possa controllare l’altro in modo capillare, allontanando cosi il pericolo della tirannia. ‘La libertà risiede nella separazione dei poteri’. È il principio ordinatore su cui si basa la democrazia moderna e in Italia abbiamo deciso di adottarlo dopo l’entrata in vigore della Carta Costituzionale Repubblicana nell’ormai lontano primo gennaio 1948.Esso costituisce quindi l’essenza fondamentale del diritto pubblico ed hanno assicurato la libertà nel nostro Paese da tutti i punti di vista. Ognuno dei tre poteri deve essere indipendente l’uno dall’altro ed è obbligato ad agire e a comportarsi sempre restando nel ruolo che gli compete, senza mai compiere ingerenze nell’agire degli altri. Purtroppo la politica ha man mano delegato alla magistratura grandi questioni prettamente politiche, e alcuni magistrati sono diventati di conseguenza, loro malgrado, depositari di responsabilità tipicamente politiche. Dobbiamo prendere atto che la politica rappresentativa, quella che esce dalle urne ha un peso molto inferiore ed esercita meno potere delle burocrazie. È passata la convinzione che i partiti fossero il centro del malaffare e il politico un malfattore. Rimaniamo quindi esterrefatti quando il presidente della Commissione Bicamerale Antimafia, prima ancora della conferenza stampa del magistrato, chiede le dimissioni del presidente della Regione. Questo significa che certa politica vuol fare battaglia politica a colpi di magistratura. Allora la politica deve reagire e non stare in silenzio. Lo sappiamo che è difficile ma purtroppo da questi imbarazzanti silenzi sembra che la politica si sia arresa, come fosse intimorita dalle burocrazie amministrative e giudiziarie”.