“Da diversi anni, ormai, nel Bilancio regionale per l’agricoltura c’è zero, o quasi zero”. Lo ha detto il presidente regionale della Coldiretti, Franco Aceto, a margine di un’iniziativa dell’organizzazione agricola, rispondendo a una domanda dei giornalisti sula manovra della Regione, in questi giorni all’esame del Consiglio. “Abbiamo inviato una nota nella quale – ha spiegato Aceto – abbiamo evidenziato la necessità di aggiungere altre poste nel Bilancio, anche in via pluriennale. Speriamo che siano accolte, e speriamo che finalmente si avvii un confronto nel tempo necessario per pianificare insieme quello che vogliamo per l’agricoltura calabrese. Perché il documento nel quale si pianifica quello che vogliamo per l’agricoltura calabrese è proprio il Bilancio: se ci si mette zero, vuol dire – ha concluso il presidente regionale della Coldiretti calabrese – che per l’agricoltura calabrese si vuole zero”. “Ci sono ancora numerose criticità da risolvere nel sistema italiano e calabrese”, ha affermato ancora il presidente regionale della Coldiretti, Franco Aceto. “E’ chiaro – ha aggiunto Aceto – che la congiuntura economica porta ad accentuare queste criticità: l’impossibilità di un più agevole accesso al credito, l’impossibilità di avere una burocrazia più snella e moderna. Un’organizzazione da sola non può cambiare il mondo, per cui o si prende coscienza tutti insieme – organizzazioni, imprenditori e soprattutto politica, istituzioni e burocrazia – o la via d’uscita non si trova. È evidente poi – ha sostenuto il presidente regionale della Coldiretti – che la Calabria, non avendo la forza di imporre una velocità di marcia nel sistema Italia, subisce di più questi fattori: poi, a queste criticità si sommano altre problematiche territoriali, a volte persino alimentate, e quindi tutto si fa molto complicato”. Aceto ha anche fatto il punto sull’avanzamento del Prs 2014-2020, il Programma regionale di sviluppo rurale finanziato con fondi europei: “Per capire lo stato di attuazione del Psr si può chiedere direttamente agli imprenditori agricoli. Purtroppo è emblematico il fatto che, in generale, a fine 2018 un imprenditore non ha ancora una risposta sull’accoglimento di un programma di investimento richiesto quattro anni fa. Poi, bisogna anche intendersi sul concetto di virtuosità della spesa, perché – ha rilevato Aceto – si deve vedere anche qualità della spesa la ricaduta sociale di questa spesa: a nostro avviso, a oggi non abbiamo quella ricaduta sociale che merita la Calabria, altrimenti non ci spieghiamo il fatto che tanti giovani ma anche tanti padri di famiglia ancora fanno le valigie e vanno via dalla nostra terra”.