Alcuni delegati degli autisti risultati idonei nella graduatoria del 118 di Crotone hanno incontrato giovedì 29 novembre, a Palazzo Alemanni di Catanzaro, il Commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura. I vincitori del concorso, bandito ed espletato tra il 2016 e il 2017, sono in agitazione da diversi mesi, dopo che si è saputo che le Asp avrebbero espletato altri concorsi, senza attingere alla loro graduatoria. “L’incontro con il Commissario ad acta Massimo Scura si è concluso negativamente – scrive in una nota il portavoce Francesco Spadafora – in quanto gli idonei alla graduatoria si sono visti sbattere in faccia per l’ennesima volta lo strapotere di alcune persone che gestiscono le aziende sanitarie pubbliche come imprese private. Il gioco dello scaricabarile tra i direttori, il Commissario e vari funzionari persevera, anzi insiste su varie ed eventuali responsabilità non acclarate – si legge nella nota – ed il Commissario ad acta insiste sulla sua linea, ovvero che le Asp non sono tenute ad attingere dalla nostra graduatoria. Quello che ci chiediamo e si chiede anche Giuseppe Brogni, segretario del sindacato UGL Cosenza, è semplice: se il commissario ad acta ha il compito di vigilare sulle spese e sullo sperpero di denaro pubblico che le aziende sanitarie investono, perché ha autorizzato i due concorsi, cioè quello di Cosenza e quello di Vibo Valentia, nonostante ci sia una graduatoria regionale già aperta ed attiva da dove poter attingere velocemente e con risparmio di soldi pubblici non indifferente?”. Il Commissario ad acta “ha garantito poi che l’azienda sanitaria di Reggio Calabria attingerà dalla nostra graduatoria per un numero di otto unità, mentre l’azienda sanitaria di Vibo prenderà da due a sei autisti – è scritto ancora nel comunicato – ma comunque proseguirà nelle espletazione del suo concorso. Ed allora gli idonei si chiedono perché attingere dalla graduatoria con un numero esiguo di autisti e poi continuare a fare il proprio concorso?. Non ha alcun senso e di conseguenza le illazioni di favoritismi prendono sempre più piede, tanto che gli idonei hanno deciso di fare ricorso al Tar della Calabria per richiedere una sospensiva immediata dei concorsi in fase di organizzazione ed in seguito l’annullamento degli stessi. Questa mattina – conclude la nota – sono partite le diffide a tutte le aziende sanitarie della Calabria ed il legale che sta curando questa vertenza è fiducioso quanto speranzoso che il tutto si concluderà positivamente per tutta la graduatoria, che verrà, secondo la sua opinione, assimilata dalle aziende sanitarie calabresi”.