“Insieme per essere visibili”: incontro medico-paziente, malato invisibile, malato immaginario e malato sociale. Su questo tema si è svolto a Catanzaro il primo convegno dell’associazione “Cal.m.a” (Calabria Malati Autoimmuni) che ha pochi mesi di vita, ma si propone di essere un punto di riferimento per tutti quei malati calabresi (circa duemila) che convivono con una malattia cronica che ha a che fare con l’inefficienza del sistema immunitario. Il suo primo convegno, che restituisce la centralità alla persona, si è avvalso anche della professionalità di medici e sociologi facenti parte del comitato scientifico. Si è parlato di malattie rare. Al centro del convegno, svoltosi nel Museo storico militare, la figura del “malato invisibile, immaginario e sociale”: ne hanno tracciato il profilo – dopo la presentazione dell’associazione da parte della presidente Luana Maurotti – il sociologo Cleto Corposanto ed il ricercatore Giuseppe Bonapace. Ampio spazio è stato dedicato all’intervento dei membri del comitato scientifico e al dibattito che ne è seguito.
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