REGGIO CALABRIA. I difensori di Chiara Rizzo e Martino Politi hanno chiesto al gup di Reggio Calabria Adriana Trapani di abbandonare il rito abbreviato e di tornare al rito ordinario. La richiesta è stata fatta stamani nel corso dell’ udienza davanti al gup nel processo in abbreviato che vede imputati la moglie ed il collaboratore dell’ex deputato di Fi Amedeo Matacena, condannato in via definitiva a 3 anni per concorso esterno in associazione mafiosa ed attualmente a Dubai. Alla richiesta, secondo quanto si è appreso, non si sono associati i difensori del terzo imputato del procedimento, Roberta Sacco, già segretaria dell’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola che è processato con rito ordinario insieme a Maria Grazia Fiordalisi, segretaria di Matacena. La richiesta dei difensori di Chiara Rizzo e Martino Politi giunge dopo che il pm della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, nelle scorse udienze in abbreviato, aveva contestato l’aggravante mafiosa per gli imputati in relazione al presunto favoreggiamento a favore della latitanza di Matacena e del tentativo di schermatura dei beni di Matacena. Il giudice è entrata in camera di consiglio per decidere sulla richiesta dei difensori.