I leader Ue affilano le armi in vista dell’Euro-summit di giovedì prossimo a Bruxelles: c’è attesa, infatti, per la presentazione della manovra italiana da parte del premier Giuseppe Conte. In questa occasione, cinque o sei di loro – si apprende a Bruxelles da fonti diplomatiche europee – sono pronti a prendere la parola per ribadire all’Italia la necessità di rispettare le regole del Patto di stabilità e di essere in grado di provvedere autonomamente ad eventuali shock in caso di crisi. Tra i premier, a prendere la parola dovrebbe essere an-che l’olandese Mark Rutte. Ieri c’è stato un nuovo allarme sulla manovra, oltre che da Bruxelles, dal Fmi, e dalla Bce. “L’Italia non rispetta la parola data”, ha detto il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker in un’intervista pubblicata sul quotidiano Le Monde. Quindi un nuovo appello alle autorità italiane affinché “rispettino le regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea”. “Non ho nulla contro l’Italia, tutto il contrario: la amo. Che si smetta di descriverci come dei mostri freddi, rinchiusi in un bunker, insensibili all’appello dei popoli”: Juncker risponde così alla domanda se l’esecutivo Ue volesse impedire di mettere in atto la manovra italiana che promette di combattere la povertà. Le autorità italiane, spiega Juncker, “sono libere nelle loro scelte, nel reddito minimo o nella fiscalità delle aziende. Devono tuttavia rispettare le regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea”.