CATANZARO. “Il ministro delle Infrastrutture Toninelli chiarisca quali sono le intenzioni del Governo rispetto alla realizzazione del terzo megalotto della Statale 106 jonica tra Roseto Capo Spulico e Sibari. Un’infrastruttura attesa da venti anni che, arrivata ad un passo dalla realizzazione, rischia di essere bloccata per chissà quanto tempo ancora da paventate modifiche al progetto che riporterebbero indietro l’iter di anni”. È quanto afferma il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, on. Wanda Ferro, che prosegue: “Ci appelliamo al coraggio e alla coerenza dei parlamentari calabresi, che sono messi di fronte alla prova del nove: piegarsi alle logiche di partito, come faceva quella vecchia politica che hanno tanto combattuto, o tutelare il diritto dei calabresi ad avere una viabilità efficiente e sicura. I Cinque Stelle devono dire se hanno la volontà di portare a termine un’opera strategica per l’intero meridione ed essenziale per la mobilità dei cittadini calabresi che vivono lungo la costa ionica. Fare politica significa assumersi le responsabilità delle scelte, ed oggi è in gioco la realizzazione di un’opera – conclude la Ferro – che può porre fine a quella dolorosa mattanza che ha lasciato migliaia di vite umane sull’asfalto di una strada inadeguata e pericolosa come la vecchia Statale 106”. ”Il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha il dovere di fornire indicazioni precise e puntuali sui lavori di ammodernamento del terzo megalotto della Statale ionica 106”. Lo dice Enza Bruno Bossio, parlamentare del Pd. “Il 25 luglio scorso – spiega – ho depositato un’interrogazione a cui non è stata risposta, da mesi il dicastero viene sollecitato da istituzioni territoriali, da associazioni di cittadini e da soggetti pubblici ma assistiamo sconcertati a una sistematica sottrazione da parte del ministro, il quale non solo non ha fornito i chiarimenti dovuti ma si è lasciato andare sul punto a dichiarazioni affatto rassicuranti. Ecco perché ho ritenuto doveroso, in ultimo ieri, prendere la parola nel corso dei lavori parlamentari della Camera per ribadire l’inaccettabile inerzia del rappresentante del Governo. Vorrei ricordare che in ballo vi è un progetto di estrema importanza per il territorio calabrese atteso da 10 anni e sbloccato dal presidente Oliverio e dal ministro Delrio nella passata legislatura anche per dare risposta a una precisa domanda di sicurezza che da decenni arriva dalle comunità locali. Ebbene, il ministro non solo non dà seguito al progetto esecutivo finalmente avviato ma lascia intendere di voler “migliorare” il tracciato oggetto dei lavori; il che in termini pratici vuol dire bloccare a tempo indeterminato l’esecuzione dell’infrastruttura. C’è chi fa, dunque, e chi distrugge; c’è chi risolve problemi e chi li provoca. Basta ambiguità: Toninelli e l’intera deputazione calabrese dei 5stelle dicano cosa hanno in mente, perché alla Calabria servono soluzioni e non selfie. Chiedo quindi che il ministro – conclude – venga alla Camera a rispondere alla mia interrogazione, e fino a quando la verità non verrà a galla, tutte le settimane mi alzerò nell’aula di Montecitorio per chiedere risposta”.