Esami di riparazione, promossi 9 studenti su 10
I dati Miur sugli esiti degli scrutini dello scorso anno mostrano che, nel 2017, solo poco più del 6% dei sospesi in giudizio non è stato ammesso alla classe successiva dopo gli esami di settembre. A ricordarlo è Skuola.net, dal momento che questo è il periodo degli esami di riparazione del debito scolastico. Entro l’inizio delle lezioni, infatti, le scuole dovranno aver espresso il giudizio definitivo sui “rimandati”: promosso o bocciato. Secondo i dati Miur, quasi 1 su 4 dei ragazzi delle scuole superiori, lo scorso giugno, è risultato sospeso in giudizio: per l’esattezza, il 22,4% di un campione che ha compreso il 94,2% degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado (esclusi, ovviamente, i ragazzi di quinto superiore). Tanti sono quindi gli studenti che hanno passato l’estate a studiare: riusciranno a cavarsela e recuperare in extremis? Osservando gli esiti dell’anno scolastico 2016/2017, la missione è meno “impossibile” di quanto si possa pensare: dodici mesi fa, dopo l’esame di riparazione, è stato bocciato solo poco più del 6% dei sospesi in giudizio. * Tanti “rimandati”, pochi bocciati Ma come funziona il recupero del debito scolastico? E’ sempre e comunque il Consiglio di classe a stabilire, caso per caso e alla luce di una valutazione complessiva dello studente, se questi abbia meritato o meno il passaggio alla classe successiva, dopo gli esami di riparazione. E la tendenza sembrerebbe quella di “perdonare” lo studente dopo la “punizione” estiva. Come mostrano i dati Miur sugli esiti degli scrutini del secondo ciclo di istruzione, riportati da Skuola.net, nel 2017 è stato sospeso in giudizio ben il 21,7% degli alunni delle scuole superiori, ma quasi tutti – il 93,6% – hanno poi ottenuto la promozione dopo le prove di settembre. * Bocciatura, soluzione estrema Guardando ai numeri dell’a.s. 2016/2017, quindi, i bocciati complessivi – compresi quei pochi sospesi in giudizio non ammessi alla classe successiva dopo la valutazione finale – sono stati l’8,9%. La stragrande maggioranza, più di 9 su 10 degli studenti delle superiori, ha perciò superato l’anno scolastico. Numeri senza dubbio alti, ma non dappertutto allo stesso modo. Le scuole statali, infatti, si dimostrano mediamente più “severe”: qui i sospesi in giudizio, a giugno 2017, sono stati il 22,1%, contro il 14,2% delle scuole paritarie. Dopo l’esito definitivo di settembre, poi, se nella statale la quota di bocciati si è assestata al 9%, nelle paritarie il dato complessivo si è fermato al 5,7%.