Rom, Corbelli: “Grazie al Sap per la proposta di dirigere la tendopoli di Vaglio Lise”
COSENZA. “Ringrazio il segretario provinciale del Sindacato autonomo di Polizia di Cosenza, Giovanni Palermo, per aver proposto il mio nome per la direzione della tendopoli rom di Vaglio Lise”. Lo afferma il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli in una nota. “Offro con entusiasmo e passione – prosegue – la mia immediata disponibilità ad assumere questo incarico, che considero un onore e una missione, naturalmente a titolo assolutamente gratuito, con la speranza che, nell’assoluto rispetto naturalmente anche di chi non ha condiviso la soluzione dell’Amministrazione comunale di creare provvisoriamente una più dignitosa tendopoli al posto della disumana baraccopoli, da quel luogo di sofferenza possa partire un messaggio di vera solidarietà, di fratellanza, di speranza e di rispetto dei diritti di tutti, soprattutto degli ultimi, di quella umanità più povera e sofferente, che aiuto ininterrottamente da 35 anni. Sono particolarmente felice poi se posso dividere questa missione umanitaria con una persona a cui sono molto legato, da vecchia amicizia e grande affetto, padre Fedele, con cui 30 anni fa, alla vigilia del Natale del 1985, iniziavo, con il mio giornale Contro, le mie prime campagne umanitarie per l’Africa. Tantissime sono state le iniziative umanitarie che insieme abbiamo promosso in tutti questi anni io e padre Fedele. Al campo Rom di Vaglio Lise sono poi legato in modo particolare perché proprio in quelle baracche 14 anni fa, nel giugno del 2001, scoprii il dramma dei due fratellini rom non vedenti, Marko e Branko. I due fratellini, ciechi, erano nati e vivevano in una di quelle tende-vergogne di Vaglio Lise. Chiedevano l’elemosina ai semafori. Grazie a Dio sono subito riuscito a toglierli da quella tenda-disumana, a farli ospitare, insieme alla loro famiglia, in una casa di Rende, a farli iscrivere a scuola. Li aiuto ininterrottamente questi due fratellini e la loro famiglia da quel lontano giugno del 2001”. “Per anni – conclude Corbelli – ho denunciato il rischio di questa baraccopoli e ho chiesto di intervenire per salvare i tanti bambini che vivevano nella baraccopoli di Vaglio Lise. Per questo ho giudicato positivamente la soluzione di abbattere la baraccopoli. La tendopoli non è la soluzione ideale ma è un primo importante passo per garantire condizioni di vita più dignitose e sicure a questa povera gente”.