Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Corbelli: “La riforma della scuola penalizza soprattutto la Calabria”

Corbelli: “La riforma della scuola penalizza soprattutto la Calabria”

CATANZARO. “La Calabria sarà tra le regioni più penalizzate dalla riforma della scuola voluta dal Governo Renzi”. Lo afferma il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. “Molti docenti calabresi temono – aggiunge – di veder sfumare la possibilità del tanto agognato posto, dopo anni di insegnamento e di sacrifici, a vantaggio di chi, anche se con meno titoli e punti, sarà chiamato direttamente dai presidi. È questo infatti il rischio che paventano i docenti calabresi: il condizionamento che potrebbero subire i presidi per la scelta degli insegnanti. Un condizionamento che sarà più forte in una regione assai povera, fortemente condizionata dalla politica clientelare e delle raccomandazioni e a rischio mafia come la Calabria. Per questo la norma che delega il potere di scelta degli insegnanti ai presidi va abolita e occorre ritornare, per le assunzioni, alle graduatorie con i punteggi acquisiti dai docenti con anni di insegnamento e di sacrifici. Il vero pericolo è il rischio di forte condizionamento che potrebbero subire i presidi per le assunzioni dirette e discrezionali degli insegnanti, che cancellerebbero di fatto tutti i diritti e ogni speranza per tutti quei docenti senza santi in paradiso e senza amici influenti”. “Renzi – prosegue Corbelli – ha riconosciuto che per la riforma della scuola sono stati commessi, dal suo Governo, degli errori e che saranno corretti. Il primo errore che i docenti calabresi gli chiedono di correggere è il potere delegato ai presidi di scegliere gli insegnanti da assumere nelle loro scuole. Questo per i docenti calabresi è una pericolosa stortura che va eliminata per evitare che i presidi, fermo restando la loro indiscussa onestà, possano essere fortemente condizionati nelle loro scelte da pressioni esterne, raccomandazioni di personaggi importanti e particolarmente influenti dei diversi settori della vita sociale, o addirittura anche avvertimenti della criminalità organizzata. Molti docenti calabresi, definitisi senza santi in paradiso e senza amici influenti, preoccupati di vedersi i loro diritti e le loro speranze di poter essere chiamati ad insegnare letteralmente cancellati, hanno chiesto a Diritti Civili di promuovere questa importante battaglia civile e di giustizia, di denunciare questo rischio e di chiedere al Premier Renzi di correggere questo errore e ritornare, per le assunzioni, alle graduatorie con i punteggi acquisiti dagli insegnanti, con anni di insegnamento e di sacrifici”.

 

 

desk desk