Calabria e digital divide: situazione attuale e scenari futuri
Sentiamo sempre più spesso parlare di Digital Divide in Italia, cioè il divario esistente tra chi ha possibilità concreta di accedere a computer e internet e chi invece è escluso. Secondo gli ultimi dati raccolti l’Italia è venticinquesima nella classifica della digitalizzazione dei Paesi dell’Unione. Dietro di noi solo Grecia, Bulgaria e Romania. Da ciò ne deriva una grave discriminazione per l’uguaglianza dei diritti esercitabili online con l’avvento della società digitale. Il divario digitale quindi è sempre più causa di un divario di altra natura: socio-economico e culturale.
Tra le categorie più minacciate dall’esclusione digitale vi sono i soggetti anziani (cd. “digital divide intergenerazionale”), le donne non occupate o in particolari condizioni (cd. “digital divide di genere”), gli immigrati (cd. “digital divide linguistico-culturale”), le persone con disabilità, le persone detenute e in generale coloro che, essendo in possesso di bassi livelli di scolarizzazione e di istruzione, non sono in grado di utilizzare gli strumenti informatici.
Tipi di digital divide
Secondo gli esperti esistono tre tipi di digital divid: globale, sociale e democratico. Il primo si riferisce alle differenze esistenti tra paesi più o meno sviluppati; il secondo riguarda le disuguaglianze esistenti all’interno di un singolo paese; il terzo focalizza le condizioni di partecipazione alla vita politica e sociale in base all’uso o meno efficace e consapevole delle nuove tecnologie. Per analizzare tale fenomeno è necessario evidenziare una dimensione cognitiva che presuppone l’assenza di conoscenze informatiche minime da parte di un individuo, il quale, pertanto, non è in grado di svolgere le più semplici attività virtuali configurabili nel cyberspazio; e una dimensione infrastrutturale che focalizza l’esistenza di carenze nella disponibilità di dotazioni infrastrutturali e di strumenti telematici necessari a consentire un’efficace navigazione.
Il digital divide in Calabria
In alcune regioni la situazione è particolarmente preoccupante. In Calabria, ad esempio, il digital divide è ancora molto diffuso. Per fortuna, però, qualcosa si muove. Sono tanti i comuni che stanno aderendo al progetto di “Banda larga e sviluppo digitale in Calabria”. Si tratta, tra l’altro, di una iniziativa molto impegnativa, sia come ampiezza di lavori che di costi. Il progetto sarà portato avanti da Telecom Italia, con una spesa complessiva di ben 100.120.000,00 milioni di euro, dei quali oltre la metà (per la precisione 63.505.000,00 milioni di euro saranno di origine pubblica).
I lavori punteranno soprattutto ad ammodernare le strutture già esistenti adibite alla comunicazione, per cui la conclusione dei lavori dovrà avvenire in tempi brevi. Il bando è finanziato dalla Regione nell’ambito di un accordo tra Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Calabria che stanzia 5 milioni di euro per la banda larga a valere sui fondi POR-FESR 2007-2013 Calabria.
Le attività di realizzazione del Programma di Interventi per lo sviluppo della Banda Larga nella regione Calabria si inquadrano nel Piano Nazionale per la Banda Larga approvato dalla Commissione europea e condurranno all’azzeramento del digital divide regionale. Saranno coinvolti in tutto o in parte 203 comuni calabresi.
La procedura di selezione sarà gestita mediante Piattaforma Telematica sul portale di Infratel Italia. Per partecipare alla procedura di selezione, gli operatori economici interessati dovranno preventivamente registrarsi sul portale.
L’importanza di internet
Azzerare il digital divide è di fondamentale importanza. La rete, infatti, rappresenta un veicolo importantissimo per gli utenti privati e per le aziende calabresi. Un’attività imprenditoriale che desidera essere competitiva non può prescindere dalla rete, sia in termini di accesso che di opportunità. Il fatto che il web sia divenuto indispensabile è dimostrato anche dalla presenza delle tantissime soluzioni pensate ad hoc per la connessione delle imprese. Il futuro di Internet e delle aziende parla la lingua dei big data e dell’IoT: consentiranno di raccogliere tantissime informazioni sul funzionamento dei prodotti o servizi, tramite i dati comunicati in tempo reale dai sensori. Questo ridurrà i tempi di riscontro dei feedback, consentendo di velocizzare le migliorie da apportare. Un altro grande trend è e sarà quello della cyber-sicurezza: visto che la rete diventerà sempre più importante per le aziende, la protezione dei dati richiederà investimenti massicci nella cyber-security.
Da non sottovalutare poi l’importanza della rete per i privati. Sempre più utenti si collegano ad internet per svolgere qualsiasi attività, per giocare e divertirsi ai giochi più disparati come la roulette oppure semplicemente per informarsi. Ed in Calabria la situazione è molto interessante in quanto la media di connessioni giornaliere è molto ampia. La rete, dunque, serve non solo alle aziende ma anche a tutti i lavoratori che vogliono avere un futuro roseo nel mondo del lavoro e non solo.
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